In occasione della Pasqua e fino al 3 maggio c’è un appuntamento veramente interessante per tutti gli appassionati di scultura, che For Art non poteva tralasciare.
All’interno del Castello Sforzesco di Milano, nella splendida cornice della Sala degli Scarlioni si svolge infatti la straordinaria mostra “Michelangelo, La Pietà Rondanini e il Crocifisso ritrovato”.

Crocefisso e pietà Rondanini di Michelangelo i mostra a Milano

Potrete ammirare contemporaneamente due toccanti meraviglie della scultura michelangiolesca: il piccolo crocifisso in legno di tiglio lunga circa 40 centimetri attribuito al giovane Michelangelo e la Pietà, l’ultima intima ed emozionante opera scolpita da Michelangelo, il cui nome la lega ai marchesi Rondanini che l’acquistarono nel 1744.

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Senza dubbio suggestivo il dialogo che si crea tra le  straordinarie opere esposte all’interno della “cripta”.
Vi assicuriamo che resterete in contemplazione delle opere del genio toscano. Avrete inoltre la possibilità di confrontarvi con  tecnici e restauratori, che saranno a disposizione per approfondimenti sugli interventi eseguiti sulla Pietà Rondanini recentemente restaurata  e sulle tecniche esecutive.

Per rendere ancora più piacevole la mostra è disponibile anche una mostra fotografica, dell’artista tedesco Thomas Struth, che carpendo quei momenti in cui i visitatori si perdono nella contemplazione delle opere di Michelangelo, in particolare davanti al David a Firenze, testimonia la magica empatia fra l’individuo e l’opera d’arte.

Olttre a tutto questo l’occasione è veramente imperdibile perché oltre all’ingresso gratuito tutti i giorni dalle 17:30 e il venerdì dalle 14.00, è prevista l’aperture straordinaria con ingresso gratuito nei giorni di Pasqua, Pasquetta e del Primo Maggio dalle 9.30 alle 19.30.
Per tutti gli interessati ecco gli orari della mostra di Michelangelo a Milano:
– Martedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato e Domenica 9-19,30
– Giovedì 9-22,30
– Lunedì 14,30-19,30

Per ulteriori informazioni potete visitare il sito del Castello Sforzesco (www.milanocastello.it).
Mi raccomando non mancate e fateci sapere il vostro parere commentando l’articolo!

2 thoughts on “Il Crocifisso e la Pietà Rondanini di Michelangelo in mostra a Milano”

  1. Voglio esprimere la mia gioia nell’apprendere che talvolta in Italia – in materia di arte e prestigio culturale – qualche cosa può ancora essere risolta dignitosamente. Mi riferisco tra l’altro, al doveroso intervento della Corte dei Conti del Lazio, che avrebbe intrapreso una indagine mirata in merito all’acquisto, da parte dello Stato, di un Crocifisso in “legno di tiglio”, che in virtù della semplicistica espressione “attribuito a Michelangelo” è costato, in un momento difficoltoso per l’economia, ai contribuenti italiani € 3.250.000,00. La descrizione, di tale “oggetto” oggi è quasi superflua, stante che fortunosamente esso è divenuto pressoché di pubblico dominio. A suo tempo, chi scrive, osservando quel Crocifisso esposto nella “Sala della Regina” di Palazzo Montecitorio, ebbe l’immediata certezza che la colossale forza espressiva che caratterizza qualsiasi opera di Michelangelo, era assolutamente assente, ma al di la di questa – personale – demoralizzante percezione (vissuta in quella occasione da pochi osservatori), la qualità dell’opera si presentava incomprensibilmente integra, nonostante un numero incontrollabile di presunti restauri strutturali, che il legno e i pigmenti cromatici che lo ricoprono, richiedono inevitabilmente nel corso dei secoli. In più commenti, lo scrivente non ha avuto nessuna difficoltà a esprimere amarezza per quella “attribuzione” ritenuta offensiva nei confronti di chi ha amore e autentico rispetto per la storia dell’arte. Anche in questa occasione, lo scrivente, ribadisce che “la scoperta del crocifisso di Michelangelo sia stata nella migliore delle ipotesi una suggestione involontariamente prodotta da personaggi mediatici, ai quali ognuno – secondo la propria cultura, intelligenza e sensibilità – può credere o meno”. Poiché geni del calibro di Michelangelo, non richiedono attribuzioni o intercessioni esclusive. Fortunatamente, la storia dell’arte universale, ha sempre rivelato nel tempo, con strumenti limpidi, accessibili anche ai più semplici, quelle realtà culturali che costituiscono vero patrimonio dell’umanità e non certo il “sapere” di pochi “illuminati”, che tali si professano – attraverso strumenti multimediali ben collaudati, ai quali per motivi intuibili hanno facile accesso – come unici garanti del sapere, ai quali è riservato l’insindacabile diritto di gestire la realtà storica. Il grande Michelangelo come tutti i grandi, ancora oggi, continua a parlare senza intermediari, con la semplicità che solo i grandi riescono a gestire nei secoli, senza bisogno dell’intercessione di “pochi illuminati” conoscitori che “generosamente” ne rivelano l’appartenenza alle masse. La “scoperta” di questa opera, nella migliore delle ipotesi, è effimera suggestione, dannosa persino ai “distratti”, alla cultura e alla storia dell’arte reale, con la quale prima o poi certi attori mediatici dovranno fare inevitabilmente i conti. Sono pertanto perfettamente d’accordo con quanto pubblicato, in materia dal celebre storico dell’arte Maurizio Marini “Il Tempo – 23 dicembre 2008” il quale nel suo articolo (che invito a leggere), al di la delle sue concrete perplessità, conclude “Che è spropositata la cifra pagata per l`acquisto, 3 milioni e 250 mila euro. L`opera già a 300 mila euro sarebbe stata strapagata.” Trovo conforto anche sull’interessamento di numerosi giornali italiani e stranieri non certo ultimo il New York Times, di studiosi e intellettuali che stanno seriamente affrontato il problema che speriamo possa arrivare a una soluzione dignitosa e trasparente.
    Francesco Buffa

  2. ciao Francesco, grazie per il commento e l’avvertimento. Invitiamo quindi tutti i lettori che in futuro si recheranno a una mostra di Michelangelo per vedere l’opera a prenderla “con le pinze”, godendo a pieno invece delle opere del maestro che verranno affiancate al Crocifisso, come è successo nell’occasione della mostra di Milano.

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